Il rifrattore Morais

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Il Morais è il grande rifrattore dell’Osservatorio Astronomico di Torino. La misura del componente visuale, da 42 cm di diametro libero, lo pone addirittura al primo posto in Italia. Entrambi gli obiettivi sono composti da tre lenti e furono lavorati dalla ditta Galileo di Firenze. Il nome si deve all’ing. Cesare Morais che li progettò. L’obiettivo minore, il 38 cm, è corretto per la regione azzurra dello spettro e venne impiegato correntemente negli anni ’70 per la determinazione precisa di posizioni di asteroidi e comete. Il tripletto visuale, dalla focale di oltre 700 cm, venne utilizzato per la misura di stelle doppie visuali e per guida al fotografico.

 

Il Morais com’era prima…
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Purtroppo, verso la fine degli anni ’70, il Morais cadde in disuso, e con il passare del tempo la ruggine ha fatto il suo lavoro sulla montatura e sui tubi. Ma grazie all’impegno dei Soci del Gruppo, adesso il Morais è stato riportato alla sua gloria originale!

 

…durante la “cura”…
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L’Osservatorio lo utilizza a scopo didattico, per esempio durante le visite del pubblico, infatti nella sala sottostante il telescopio c’è un piccolo museo di strumenti storici che sono stati utilizzati in passato dall’Osservatorio stesso. Per il Gruppo Herschel, invece, esso rappresenta un’opportunità incredibile per quel che riguarda lo studio ad alta definizione dei corpi planetari (mediante una camera CCD), nonchè degli altri oggetti tipici “da rifrattore”: Luna, stelle doppie e misure su asteroidi. Ma grazie al grande diametro di 42 cm, visualmente, non si comporta male neanche sul profondo cielo!

 

…e come lo si può ammirare adesso!
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Un’idea dei risultati ottenuti con il Morais
(by Paolo Tanga)
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Testo di Piero Bradley – GAWH